VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE

La valutazione è da considerarsi come momento sia formativo che conclusivo dell’attività didattica di cui rappresenta un fondamentale sostegno; viene strutturata secondo i criteri generali e specifici individuati, rispettivamente, dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Classe; i singoli docenti, quindi, in seno ai dipartimenti, rielaborano i criteri in base alla specificità della propria disciplina.

La VALUTAZIONE è, pertanto, coerente con:
- l’offerta formativa dell’istituzione scolastica;
- la personalizzazione dei percorsi;
- le Indicazioni Nazionali per il curricolo.
La valutazione è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell’Offerta formativa.

La valutazione ha per oggetto:
- il processo di apprendimento e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti;
- il comportamento;
- lo sviluppo delle competenze chiave europee.

CRITERI GENERALI

RUBRICHE DI VALUTAZIONE

Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione degli apprendimenti è effettuata dai docenti di classe, mediante l’attribuzione di un voto in decimi.
I voti numerici indicano differenti livelli di apprendimento che vengono definiti da “descrittori” all’interno di griglie di valutazione, condivise e approvate dal Collegio dei docenti. La valutazione, dunque, accompagna i processi di apprendimento e costituisce uno stimolo al miglioramento continuo. Il voto finale non è, dunque, legato ad una media aritmetica ma ad una valutazione complessiva dell’intero processo di apprendimento.
Per i livelli parzialmente raggiunti o in via di acquisizione, la scuola attiva, nell’ambito della propria autonomia, specifiche strategie per il loro miglioramento.
Strumenti di verifica dei livelli di apprendimento sono prove oggettive, scritte, orali o pratiche.

Gli apprendimenti relativi all’insegnamento della Religione Cattolica e dell'attività alternativa all'IRC sono valutati utilizzando un giudizio sintetico (ottimo, buono, distinto, discreto, sufficiente, insufficiente)

La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall’istituzione scolastica.

La valutazione delle competenze indica la rilevazione della comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazione di lavoro e di studio. L’istituzione scolastica certifica l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.

CRITERI GENERALI